All’epoca non sapevo veramente nulla (conoscevo solo le rose e le margherite) e non avevo nessuno che mi insegnasse, ma piano piano ho imparato a pulire i fiori, ad abbinarli, a prendermene cura. Iniziai ad appassionarmi a questo mondo, svolgevo il mio lavoro con dedizione e arrivai a ricoprire un ruolo di grande responsabilità all’interno della serra.

Nello stesso periodo mi innamorai di un collega, andammo a vivere insieme e in seguito nacque la nostra prima figlia. Al rientro dalla maternità mi trovai di fronte ad un difficile aut aut, che mi ha costretta ad accettare un compromesso scomodo. Non ero più felice, quindi cominciai a seguire dei corsi per dimostrare che non solo amavo quel lavoro, ma che lo sapevo anche fare. Di lì a breve decidemmo di trasferirci, perché nemmeno mio marito voleva restare in quell’ambiente, e rimasi nuovamente incinta.

Ricordo che durante la seconda gravidanza avevo la necessità di fare e di creare con i fiori e quando è nato mio figlio ho capito che dovevo prendere una decisione. Mi sono messa a cercare online e ho scoperto Frida’s: quando ho visto il sito, mi son detta “se devo aprire un mio negozio, deve essere così”. Da lì è iniziata l’avventura quando il mio secondo bimbo aveva solo 8 mesi e lo allattavo in negozio, nelle pause. Alla faccia di chi mi diceva “o fai la mamma, o lavori”.

Il mio Frida’s Store è stata una liberazione e una rinascita per me.
Senza dubbio è impegnativo, ma qui sto bene, ho tante soddisfazioni e toccare i fiori mi rilassa.